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Testimonianza

Mi trovo spesso a pensare a quando non avevo ancora incontrato Gesù, che vita era... se di vita si può parlare.

La mia infanzia non è stata delle più felici, i miei genitori si separano quando avevo 6 anni, e vado a vivere coi nonni. Nessuno mi ha mai fatto mancare nulla, ma fondamentalmente oggi penso mi mancasse una famiglia vera. La mia vita prosegue comunque tranquillamente come ogni bambino, fino all'età di 11 anni, quando incontro la violenza sessuale da parte di un laico consacrato; da qui parte l'allontanamento da tutto ciò che è Chiesa, da tutto ciò che è Dio. Inizia un inferno, mi chiudo in me stesso e arrivo a pensare che tutto quello che è successo sia accaduto per colpa mia.

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All'età di 14 anni,

decido di resettare la mia vita e di crearmene un'altra.Cerco qualcosa che mi possa liberare e lungo la strada incontro la musica: il rap.

Il rap mi permette di esprimere tutta la mia rabbia e l'odio verso il mondo. Incontro e collaboro con molti Mc e Dj del panorama Hip Hop locale e nazionale, e comincio a scrivere testi per loro, imparo a fare il Dj e a produrre brani. È cominciata la mia scalata verso il successo, finalmente mi sento qualcuno. Credevo fosse una vita piena, eccitante, oltre il possibile: avevo tutto ciò che conta per la società di oggi; mi sentivo arrivato e completo. Andavo a scuola e mi sentivo amato dai compagni che mi volevano solo perchè avevo la possibilità di donar qualche ingresso nei locali notturni.

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Il lavoro in discoteca

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come dj mi dava la possibilità di far entrare gratis gli amici, di avere il tavolo più importante e tutto ciò che ne consegue. Poi salivo in consolle e lì mi sentivo un dio. Decidevo i tempi, portavo le persone al punto che diventassero ritmo, ritmo frenetico da poter controllare. Quanti ragazzi si eccitavano e mi incitavano quando riempivo la pista con la hit del momento! Era uno sballo e io spingevo sempre più bpm, sempre più ritmo, meno musica e più ritmo. Pieno controllo della situazione, quindi pieno controllo di me stesso.

La mia subdola azione

era accompagnata dai fedelissimi collaboratori della notte: alcool e droga, che, per mia fortuna e per grazia Sua, erano colleghi con i quali non ho mai avuto a che fare personalmente, nonostante la loro continua tentazione. Ricordo una ragazza che mi disse: "fortuna che qui mi diverto e mi sento libera poi quando vado a casa sono triste, qui 2 canne, una birra e tu con il tuo suono, sono libera".... se ci penso oggi mi vengono i brividi! però a me quella vita piaceva. Mi illudeva di stare bene. Con un paio di cuffie nelle orecchie, mi isolavo dai problemi che mi mangiavano lo stomaco e dal mondo. Purtroppo è quello che vedo nelle strade del mio paese; I Pod nelle orecchie e testa bassa, proprio come me dietro la consolle... non vedo, non sento, non parlo con il mondo.

E non parliamo dell'immagine, sempre curata al 100%, ero vestito alla moda del momento, i negozi di abbigliamento mi regalavano i capi più belli e più costosi in cambio di pubblicità. Ero un perfetto testimone e burattino del consumismo, vendevo me stesso e stavo da dio.

Poi l'incontro con Gesù mi ha sconvolto la vita, e fra le tante guarigioni, lo Spirito Santo mi ha fatto capire che quella non era la mia vita, o meglio, non era ciò che Dio aveva da sempre pensato per me, per la mia felicità, e l'ha trasformata rivelandomi a poco a poco il suo desiderio di amore per me.

Oggi ho lasciato la vita notturna, anche se che continuo a fare Musica, ma in un modo nuovo. Canto per essere Suo testimone e portare la Sua Parola dove Lui vuole.

Devo ringraziare un amico 

che non c'è più e che non ho mai conosciuto e che non ho mai conosciuto di persona Don Dino Foglio. Grazie all'incontro con la tua casa di spiritualità il Villaggio Paolo VI in Gaver a Bagolino (BS) mi sono salvato. Ti sei fidato di Gesù, hai portato avanti la Sua opera di Evangelizzazione e grazie al tuo esempio ho capito che Gesù era ed è presente nella mia vita. Dall'incontro con Cristo, il mio Dio e il mio Signore, è nato il nuovo Luca, e il progetto RapGesùCristico. Voglio donare un messaggio ai giovani che leggeranno o che incontrerò: " Innamoratevi di Cristo! Riscoprite l'amore di Dio per ciascuno di voi! Non dobbiamo aver paura di un Padre buono. E' la sfida dei nostri tempi. Abbandoniamo tutte quelle false verità: la droga, un'idea e una pratica perverse del sesso, la moda, la Tv, la ricerca del successo, la politica estremista e tutto ciò che infanga la nostra vita, e, come sabbie mobili, ci risucchia nelle viscere della perversione, del male, e ci conduce a satana.

L'unica via vera è Gesù, abbiate il coraggio di incontrarlo, di lasciarvi coccolare e corteggiare per innamorarvi e dire il vostro Sì! Sono certo che Lui non tarderà un secondo di più, riempiendoci d'amore, guarendo le nostre ferite, e non ci lascierà mai soli. Forza e coraggio! E' tempo di agire! Non dobbiamo e non possiamo restare sordi alla Sua chiamata, perchè la Chiesa guarda a noi per un futuro migliore. "Guardate a Lui e sarete raggianti (SAL 34, 6)".

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Don Dino Foglio nei suoi scritti diceva

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ai suoi cari giovani: "lasciatevi affascinare da Lui, e molti giovani guarderanno a voi, voi siete nella gioia, sia la vostra vita una vita di festa perenne come risposta all'amore che non si stanca mai di amare. Giovani in questa ora solenne tutta vostra che nessuno manchi". E ai giovani che gia l'hanno incontrato, coraggio Lui è in voi, aprite le vostre bocche, cantate il canto nuovo, urlate il vangelo dai tetti! A cosa serve la nostra vita se non a seguire i suoi passi?! Dobbiamo annunciare la buona novella. SVEGLIA GIOVANI!!! CI HA CHIAMATI!!!

Spogliatevi da ogni paura o dubbio. Lui è con noi e non abbiamo nulla da temere. Sveglia! L'ora è arrivata; dobbiamo essere testimoni attivi e sentinelle del mattino. Urliamo che Gesù è vivo ieri, oggi e sempre. Grazie Gesù per avermi preso ancora nelle Tue braccia, anche se sono stato molti anni lontano da Te; ma anche il tempo ti appartiene e lo gestisci come Tu solo sai fare. Grazie per la vita, per la famiglia, per gli amici veri, per le gioie e i dolori del mio passato e di quelli che verranno. Grazie della possibilità che mi dai di essere testimone attivo del Tuo Amore.

Grazie per

avermi donato Monica, moglie e compagna per il resto dei miei giorni, i miei splendidi cinque figli: Isacco, Ester, Gioele, Eliseo e Isaia e tutti i figli in affido che sono passati dalla nostra casa.

Grazie per il dono di mia madre Simonetta mio padre Giorgio che ti sei ripreso con te, ma che sono certo è tornato a fare la cosa che meglio sapeva fare: cantare! E' bello pensare che oggi canta con me!

L'ultimo aggiornamento che desidero condividere con Voi, è stato l'incontro, davanti al Vescovo di Brescia Mons. Luciano Monari, con il consacrato che aveva abusato di me e la Grazia donataci da Cristo di ricevere guarigione e perdono reciproco.

Il perdono ha un gusto ben più dolce della vendetta!

Alleluia!

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